Sii regolare ed ordinato nella tua vita, cosi chè tu possa essere violento ed originale nel tuo lavoro. G.Flaubert

Ciò che tu guadagni che non serve alla vita tua è in man d'altri senza tuo grado. L. Da Vinci


lunedì 17 giugno 2013

LA SANITA' PUBBLICA GRATUITA NON EDUCA I CITTADINI ALLA SALUTE.

QUANDO VIAGGIAMO IN PAESI LONTANI, ANCHE SE NE ABBIAMO ESPERIENZA, OLTRE A STIPULARE UN'ASSICURAZIONE SANITARIA, SOLITAMENTE SI TENDE A STARE MOLTO BEN ATTENTI PER EVITARE  INFORTUNI O MALATTIE, ADOTTANDO TUTTA UNA SERIE DI ACCORGIMENTI.
QUESTO PERCHE', OLTRE A ROVINARCI LA VACANZA O LA TRASFERTA, IN MANIERA PIU' O MENO CONSAPEVOLE, TEMIAMO DI NON POTER ESSERE CURATI O CHE LE CURE SIANO INSUFFICIENTI SE NON ADDIRITTURA DANNOSE. 

CHIUNQUE, PERSO NEL DESERTO, ANCHE SENZA COGNIZIONI MEDICHE, EVITEREBBE DI UBRIACARSI O SI METTEREBBE A "PRENDERE IL SOLE" IN ATTESA DI SOCCORSO...

L'INCERTEZZA SUL FATTO DI ESSERE O MENO CURATI BENE, STIMOLA IL SOPITO ISTINTO DI CONSERVAZIONE, PRESERVANDOCI PIU' O MENO DA AZIONI INCAUTE.

IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE GRATUITO*, CON I SUOI GRANDI PREGI, TRA CUI L'INNALZAMENTO DELLA VITA MEDIA E LE MIGLIORATE  CONDIZIONI DI SALUTE GENERALI, NASCONDE PERO' UN GRANDE DIFETTO.

LE COSE GRATUITE PERDONO DI VALORE, DIVENGONO SCONTATE, BANALI...

IN MANIERA PIU' O MENO CONSAPEVOLE, L'ITALIANO MEDIO NON TUTELA LA PROPRIA SALUTE CON STILI DI VITA SALUTARI PERCHE' SA CHE POI QUALCUNO LO CURERA' AD UN PREZZO MINIMO.

L'ASSISTENZIALISMO E' UN FONDO PERDUTO DELL'ECONOMIA IN QUANTO COSTA MA NON HA NESSUNA RESA NEL LUNGO PERIODO.
QUESTO PERCHE' NON EDUCA ALLA AUTODISCIPLINA E ALLA PRESERVAZIONE DELLA SALUTE CHE IN MODO  ANTIQUATO VIENE CONSIDERATO UN BENE ESCLUSIVAMENTE PERSONALE E NON UNA RISORSA COLLETTIVA DELLA COMUNITÀ. 
IN UNA COMUNITÀ RISTRETTA (ES, I BOSCIMANI) I MALATI GRAVI ED I FERITI INCURABILI VENGONO ABBANDONATI NELLA SAVANA. 
L'ESPLOSIONE DELLA DISPONIBILITA' DI CURE MEDICHE A PREZZI ACCESSIBILI OPPURE CON LA COPERTURA DELLO STATO, HA GRADUALMENTE DERESPONSABILIZZATO L'INDIVIDUO DALLA PROPRIA AUTOCONSERVAZIONE, LASCIANDOLO CREDERE LIBERO DI POTERSI AUTODISTRUGGERE.

IL RISULTATO ALMENO STANDO ALLE STATISTICHE ITALIANE E' UN GENERALE INNALZAMENTO DELLA VITA MEDIA GRAZIE AD UNA MAGGIORE "SOPRAVVIVENZA" DI ANZIANI CHE NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI SONO COMUNQUE NON AUTOSUFFICIENTI E QUINDI SPESSO A CARICO DELLE FAMIGLIE E DELLO STATO NELLE STRUTTURE PUBBLICHE.
LA CRESCITA INVECE RISULTA A 0 (IN ITALIA IL TASSO DI FECONDITÀ TOTALE DAL 2005 AL 2012 E' STATO DI 1,38.

LA RIFLESSIONE, NON ESAURIENTE NE ESAUSTIVA PER EVITARE POLEMICHE INUTILI, NON VUOLE PROPUGNARE UN MODELLO DISUMANIZZANTE DI SANITA' PER POCHI RICCHI, MA RILEVARE UNA CREPA NEL SISTEMA DI CONCEZIONE DELLA SALUTE E STIMOLARE LA RIFLESSIONE A PROPOSITO.

TANTO PER ELENCARE QUALCHE ESEMPIO DI STILE DI VITA SCORRETTO CHE  NELL'IMMEDIATO O NEL LUNGO PERIODO HA ALTE POSSIBILITA' DI COMPROMETTERE LA SALUTE:

AZIONI NON STRETTAMENTE NECESSARIE CON POSSIBILI CONSEGUENZE IMMEDIATE 

-CONSUMO DI ALCOOL E DROGHE
-GUIDA IN STATO DI EBBREZZA O SOTTO SOSTANZA STUPEFACENTE
-GUIDA AD ALTA VELOCITÀ
-GUIDA PER TROPPE ORE CONSECUTIVE SENZA RIPOSO (RAPPRESENTANTE DI COMMERCIO)
-BICICLETTA SENZA CASCO (TUTTI O QUASI)
-GARE CICLISTICHE
-GARE MOTORISTICHE
-MOTONAUTICA
-TRAIL RUNNING
-ALPINISMO E SPORT DI MONTAGNA
-CACCIA SPORTIVA
-VOLO SPORTIVO

AZIONI CON POSSIBILI CONSEGUENZE NEL LUNGO PERIODO

-CONSUMO DI ALCOOL E DROGHE
-SEDENTARIETA'
-FUMO
-ALIMENTAZIONE NON CONTROLLATA E SOVRAPPESO
-ABUSO DI FARMACI
-ECCESSO DI LAVORO E RESPONSABILITÀ CON CONSEGUENZE INNALZAMENTO DEI LIVELLI DI STRESS (DISTRESS)
-RIPOSO NOTTURNO INSUFFICIENTE

L'ELENCO, PER QUANTO BREVE VORREBBE FAR RIFLETTERE SULLE COMUNI CATTIVE ABITUDINI CHE TALVOLTA, IN DETERMINATI AMBITI SOCIALI (ES. ADOLESCENTI O PROFESSIONISTI DI MEDIO ALTO LIVELLO) VENGONO CONSIDERATE QUASI DELLE VIRTU'.





*QUALORA L'OBIEZIONE FOSSE CHE 40€ PER UNA RISONANZA MAGNETICA, NON E' GRATUITO, OCCORRE RICORDARE CHE LA STESSA RISONANZA, TRA MATERIALE DI CONSUMO, AMMORTAMENTO MACCHINARI E PERSONALE, IN REALTA' COSTA OLTRE 300€ 

3 commenti:

  1. Sono felice di trovare quella consonanza che mi permette di esporre un punto di vista, una modesta proposta analoga a quella che J. Swift formulò nel 1729.

    Ho attualmente 51 anni, che saranno 52 tra breve. Già mi accorgo che la lucidità e la prontezza delle idee vengono meno, che i periodi di malattia ed assenza dal lavoro si prolungano, e sono molto preoccupato di cosa potrà essere la mia vita tra una ventina d'anni, quando stante l'attuale sistema previdenziale e fatti alcuni rapidi conti, dovrò ancora dedicarmi necessariamente all'attività che nobilita l'uomo.
    Ma sono anche perplesso nell'immaginare che tipo di attività potrò svolgere in modo vantaggioso per la società e per il mio datore di lavoro, anche se ho la fortuna di esercitare un lavoro intellettuale e non lavorando in una cava di marmo, o come muratore, ho maggiori possibilità di farcela.
    Vedo poi passeggiando certi penosi vecchietti, accompagnati da cagnetti altrettanto spelacchiati, che tirano a campare, soli, senza speranza di conforto. Ad eccezione del cane.
    E quindi mi immagino con il pannolone, seduto ad un PC di cui vedrò a malapena solo le cose in colore rosso, un telefono suona, ni dicono "architetto, abbiamo un problema n cantiere", ed io penserò come prima cosa se mi beccherò la bronchite.
    Diciamolo, un quadro desolante.
    Sarebbe una soluzione trovare la quiete e la pace del corpo e della mente fissando un termine per la vita umana, con apposita Legge, che non sarebbe da considerare materia sanitaria sottoposta alla competenza delle Regioni ma materia di diritto del lavoro e quindi a carattere nazionale, altrimenti i furbi non mancherebbero.
    Potrebbe andare bene, ipotizzo, un termine intorno ai 62 /63 anni.
    Condizione essenziale, prima di poter accedere ad appositi centri specializzati per essere appunto "terminati" sarebbe l'età e non avere figli minori. Tale termine potrebbe essere anche abbassato dietro corresponsione di incentivi economici, naturalmente agli eredi, o spostato in là a fronte di fortissima tassazione progressiva. Un ottimo modo per non eludere le tasse.
    D'altra parte, perché insistere con costosi interventi o terapie, che dissestano le casse delle Stato, cambiando reni o togliendo prostate ad ottantenni, che per contro sopravviveranno a malapena per pochi anni ancora.
    Una volta certi ricambi generazionali erano svolti da epidemie, guerre, carestie; oggi una guerra sarebbe quanto meno giudicata inquinante, e distruttiva per il paesaggio e le specie animali; diciamolo, sarebbe intollerabile.
    Spero di trovare una penna ed una mente meglio attrezzate per proporre compiutamente la mia modesta proposta.

    L. ;-)


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  2. Caro L.
    Che suppongo essere il mio fedele lettore con la figlia pallavolista.

    La mia riflessione non vorrebbe portare a conclusioni estreme alle quali tu sei giunto, non so se per ironia, per provocazione o per reale convinzione.
    Se la tua riflessione parte dalla tua condizione attuale reale, risulta abbastanza parziale.
    Per avere 51 anni mi sembri già parecchio mal ridotto sia a livello fisico che mentale, stando alla tua descrizione.
    Mi viene da pensare ad una vita passata dalla scrivania, al tavolo da disegno, al tavolo di cucina in rotazione. Mi sbaglio? Se così non fosse, avrei comunque descritto una larga fetta della popolazione occidentale!
    Per mia esperienza ti posso parlare di tuoi coetanei e oltre che fanno progetti per i prossimi 50 anni, si svegliano la mattina alle 6 e corrono 1 ora prima di andare a lavoro in bici, hanno masse grasse da atleta, non si ricordano nemmeno come si chiama il loro medico e poiché sono liberi professionisti, non possono mandare il certificato di malattia per un mal di gola. Qualcuno ha 3 figli, cresciuti con gli stessi principi, di cui uno con problemi di handicap (qui dovrei aprire un discorso a parte).

    Niente di personale, ovviamente, ti rispetto anche solo per avere il coraggio di dire cose inaudibili.

    In parte però mi trovi d'accordo.
    Che senso ha prolungare la vita oltre il limite minimo della dignità?
    Lo stato non dovrebbe ostacolare la naturale volontà di recedere dal contratto con la vita, qualora l'individuo ne facesse esplicita richiesta. Ma d'altronde un malato terminale fa Pil e le case di cura gestite dalla Chiesa, non pagano nemmeno l'Imu... Un moribondo e' una risorsa da non trascurare!

    Forse anche tu, preso da isteria produttiva e riproduttiva, hai delegato a terzi la tutela della tua salute?

    L'invito e la provocazione che volevo lanciare era indirizzata a promuovere nel singolo individuo la presa di coscienza della propria condizione di salute e a lavorare attivamente per il mantenimento di essa, proprio per evitare di avere milioni di ottantenni cateterizzati e dementi a carico della collettività e delle proprie famiglie.'
    Vivere al meglio e più a lungo e' tecnicamente e biologicamente possibile ma solo se la volontà individuale domina la naturale tendenza umana all'autodistruzione.

    Riguardo al ricambio generazionale, come dice un mio collega: "siamo 5 miliardi di troppo".
    L'evoluzione sembra porti alla nuclearizzazione dell'individuo: più il paese ha benessere e cultura, minore è il numero dei figli pro capite.
    Forse sarebbe il caso, anche qui di lavorare sull'autodisciplina, soprattutto nei paesi a basso livello culturale (ed economico)?
    Perché gli enti caritatevoli e le case farmaceutiche investono e insistono solo in cure palliative e vaccini?
    Perché l'occidente continua a salvare bambini nei paesi "in via di sviluppo", con 1€ di vaccino quando poi il "sopravvissuto" necessita di €3 al giorno per mangiare?
    Mi piace porre le domande soprattutto quando penso di ignorare le risposte.

    Autodisciplina e indipendenza come principi cardine dell'agire umano...
    Pensiero anarchico in pillole.

    Buona vita!

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  3. Dai, era ironica - ci mancherebbe - ho rispetto sia per me che per te. Hai letto la modesta proposta di Swift? Lui sì che era bravo, è da piegarsi in due dal ridere. Lì si dava una perfetta giustificazione tecnica, economica e morale al mangiare i bambini, e di logiche spiegazioni che dovremmo seguire per il nostro bene è piena la storia: taglio della scala mobile, riduzione della qualità delle scuole, armiamoci per una bella guerra giusta, blocchiamo i salari per aumentare la produttività, etc. etc. Soprattutto trovo insopportabile che una persona debba ancora lavorare a 70 anni perché non ci sono risorse !!!!! E' vergognoso. A questo punto ditelo, prendete la responsabilità delle vostre azioni, pagateci un viaggetto un Svizzera.

    Sull'importanza dei comportamenti individuali: non fumare (non fumo) non bere (non bevo) danneggiano le persone singole e la collettività, e dovrebbero essere vietate. Sono assolutamente contrario all'uso di stupefacenti, anche quelli leggeri, e penso a chi perde la vita per colpa di un coglione sbronzo alla guida.

    Ma hai ragione, c'è una complicità di fondo tra produttori di farmaci e sistema distributivo ed organizzativo della sanita, ho presente il libro di Illic. Mi viene in mente un commento di un contadino della bassa bergamasca, che raccontava di parassiti del mais, dicendo che compariva improvvisamente un certo tipo di pidocchio, e poi il giorno dopo compariva il rappresentante di insetticidi specifici per quel pidocchio, e secondo lui gli insetti venivano buttati di notte con aerei ... saggezza contadina?

    Purtroppo sono un vetero marxista, nello Stato ci credo, ritengo che i comportamenti autodeterminati siano esperimenti di pionieri e che poi vadano diffusi e controllati. Quaranta anni fa solo alcuni hippies stralunati parlavano di energia solare. Oggi è un business deviato, e i campi di pale eoliche montati dalla criminalità organizzata non mi piacciono. Oggi mangiare "bio" fa figo, e quanti scandali ci sono su falsi prodotti biologici.

    Per il resto, non mi alzo all'alba per correre, non avrò mai il fisico di Mennea, ma mi piace usare il mio corpo. Spero mia figlia continui a giocare, intanto andiamo in bici ...

    Grazie per il tempo che metti in questa cosa. Alla prossima ;-)

    L.

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