Sii regolare ed ordinato nella tua vita, cosi chè tu possa essere violento ed originale nel tuo lavoro. G.Flaubert

Ciò che tu guadagni che non serve alla vita tua è in man d'altri senza tuo grado. L. Da Vinci


sabato 24 dicembre 2011

BRACCIA RICUCITE ALLA TERRA

HO FATTO UNA SCELTA. DEVO CAPIRE UNA COSA CHE MI RIMBALZA NELLA TESTA DA TANTI ANNI. QUALE POTREBBE ESSERE IL MIO RAPPORTO CON LA TERRA. 
NON IL PIANETA TERRA MA PROPRIO L'HUMUS, L'ARGILLA, IL FANGO.

DAL 2012 INIZIERÒ UNA SORTA DI APPRENDISTATO AGRICOLO, IN UNA PICCOLA AZIENDA BIOLOGICA A CONDUZIONE FAMILIARE. 
BASTA UNIVERSITÀ, BASTA CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO. ESPERIENZA DIRETTA!
UN PASSO INDIETRO CHE PER ME RAPPRESENTA UN GRANDE PASSO AVANTI NELLA MIA EVOLUZIONE PERSONALE.
CERCHERÒ DI RIPERCORRERE, OSSERVANDO E ANNOTANDO, L'INTERO PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLE CONOSCENZE TEORICHE E PRATICHE, SECONDO L'USO ANCESTRALE DI TRAMANDARE ORALMENTE LE CONOSCENZE. L'IDEA E' QUELLA DI COMPRENDERE IL VALORE DELL'ORTICOLTURA DAL PUNTO DI VISTA PEDAGOGICO. 
L'IMPEGNO, INSIEME AL LAVORO E AGLI ALLENAMENTI SARA' IMPORTANTE MA LO CONSIDERO UNA SORTA DI INVESTIMENTO PER IL FUTURO.

VIVIAMO UNA REALTA' INCELLOPHANATA MA QUANTO PUO' DURARE ANCORA?
FINO A TRENTA-QUARANTA ANNI FA LA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI SAPEVA PIANTARE UN ORTO E TIRARE IL COLLO ALLA GALLINA, OLTRE A SVOLGERE UN ALTRO MESTIERE; ORA MOLTI VANNO IN CRISI SE IL SUPERMERCATO CHIUDE E NON HANNO 4 SALTI IN PADELLA NEL CONGELATORE. 
UNA SCHIAVITÙ SUBDOLA DI CUI NON CI SI RENDE NEMMENO CONTO.

QUELLO CHE NE VERRA' FUORI...NON LO SO...
AGGIORNAMENTI IN FUTURO.

martedì 29 novembre 2011

ANCHE FRANCO BATTIATO CE LO DICEVA NEL 1985



Migliaia di prigionieri immobili 
seduti sulle macchine ai semafori 
quando non c' è traffico per le vie del centro 
solitario me ne vò per la città. 
L' aria calma dei di di festa 
scende dalle scale verso me 
vigilesse all'erta come teddy boys 
per divieto di sosta 
danno sempre le multe. 
Da una chiesa qui vicino 
suona una campana din don dan. 

"TEMPORARY ROAD" FRANCO BATTIATO

sabato 26 novembre 2011

IL VALORE DELL'ENERGIA METABOLICA


"L'uomo in bicicletta puo' andare tre o quattro volte piu' svelto del pedone, consumando per un quinto dell'energia: per portare un grammo del proprio peso per un chilometro di strada piana brucia soltanto 0,15 calorie. La bicicletta e' il perfetto traduttore per accordare l'energia metabolica dell'uomo all'impedenza della locomozione. Munito di questo strumento, l'uomo supera in efficienza non solo qualunque macchina, ma anche tutti gli altri animali." 





Ivan Illich, Per una storia dei bisogni - I gradi della mobilita' autoalimentata

martedì 8 novembre 2011

A ruota libera



Anche se questo blog si chiama "bicifissaviareggio", non vuol dire che parli sono di bicicletta a scatto fisso. In realtà "bici fissa" significa più "fissa per la bici" ovvero passione per il mezzo di trasporto ad energia metabolica. 

Nell' intenzione di azzerare i chilometri motorizzati, mi sto creando un piccolo parco mezzi per tutte le necessità della vita quotidiana: dallo sport, al trasporto merci.
Perseguendo l'obbiettivo di utilizzare quasi esclusivamente materiale usato e di riciclo, assemblo mezzi di vario genere. Spesso le creazioni sono provvisorie, durano qualche tempo (vedi Olmo, che passata da fissa spinta è divenuta singola a ruota libera per essere utilizzata da mio padre) e poi vengono smembrate e ricomposte in altra foggia con componenti diversi, per funzioni diverse.



"Deca" è  la ricerca di un mezzo sportivo semplice. Efficace perchè leggero ma senza pretese per quanto riguarda le prestazioni. La funzione è di portarmi velocemente a lavoro oppure di potermi allenare senza dovere tirare fuori le bici da corsa. Se la lego al palo, lego al palo un oggetto da 100 euro (esagerando) e se la ruberanno, pazienza...






TELAIO : BTWIN SPORT 2

FRENI: BTWIN
LEVE: SACCON (VINTAGE)
GUARNITURA: SHIMANO SORA 50T
CERCHI: GPM
MOZZO ANTERIORE: GPM
MOZZO POSTERIORE MICHE CORSA SHIMANO
CANOTTO SELLA: SHIMANO DURA ACE
PIPA MICHE 12MM.
PIGNONE E DISTANZIALI: KIT POINT BIKE SINGLE SPEED SET 16T
PIEGA: BRICKLANE BULLHORN
SPINACI:???
PNEUMATICI: KENDA DA ALLENAMENTO...FINITI
PARAFANGO POSTERIORE: BOH? 9 € E FUNZIONA BENISSIMO!

giovedì 3 novembre 2011

Anche J.Ax va in bici

Sarà commerciale, sarà banale, però è divertente:  l'ultima strofa della nuova canzone di J.Ax

"Dopo una notte in dormiveglia
col panico di non sentire la sveglia
adesso sto una bellezza
e nonno diceva:"ringrazia Dio di averla
la bicicletta quindi pedala pedala finchè la schiena si spezza; pedala pedala e non pensarci nemmeno
a svegliarti ancora con la luna inversa
ringrazia Dio che hai una carriera che pure se bella
non è mai certa
e ti conserva la testa fresca
l'adolescenza finisce, il male di vivere resta
è poco prezzo da pagare per "pimparti" l'esistenza
vorrei potere digitalizzare questa gioia
e "up-loadarla" sui computer della gente in paranoia
attivarla ogni volta che qualcuno odia
perché ho scoperto una cosa preziosa
che però non costa: la vita e la bici hanno lo stesso principio devi continuare a muoverti per stare in equilibrio. "

E se vi incuriosisce ve la cercate su TuTubo

venerdì 28 ottobre 2011

ONE LESS CAR...DA OGGI SENZA AUTOMOBILE

DOPO UN ANNO DI ATTESA, GRAZIE ALL'USO DI INTERNET "IL MIO ERRORE DI GIOVENTU'" HA PRESO LA VIA DELLA CAMPAGNA TOSCANA. DAL GENNAIO 2007 AL NOVEMBRE 2011 HO UTILIZZATO L'AUTOMOBILE PER LAVORARE, DIVERTIRMI, ASCOLTARE LA MUSICA, CONDIVIDERE MOMENTI BELLI E BRUTTI DELLA MIA VITA CON ALTRE PERSONE.
POI LA VITA CAMBIA, ACCADONO EVENTI PREVEDIBILI ED IMPREVEDIBILI. CAMBIA ANCHE LA TESTA: SI VEDONO I PROBLEMI E LE NECESSITA' VITALI CON UN ALTRO OCCHIO, SI RIFLETTE SULLE SCELTE PASSATE E SI IPOTIZZA QUELLE FUTURE.
I MOTIVI PER CUI HO SCELTO DI VENDERE L'AUTOMOBILE CHE HO ELENCATO IN PASSATO NON SONO TUTTI. 
IN REALTA' IL MOTIVO FONDAMENTALE E' LA ROTTURA DI UN VINCOLO MENTALE DI CUI L'AUTOMOBILE PER QUESTI 5 ANNI E' STATO UN SIMBOLO: UNA SCELTA DI LIBERTÀ' INTELLETTUALE, LA RICERCA DELLA VERA AUTONOMIA, IL COMPLETAMENTO DELLA MATURAZIONE AFFETTIVA, IL DISTACCO DALLA FAMIGLIA DI ORIGINE.

MI SENTO UN PO' SVUOTATO. NON CHE NE DIPENDESSI, SOPRATTUTTO NELL'ULTIMO ANNO MA LA SENSAZIONE E' QUELLA DOLCE E AMARA DI QUANDO SI LASCIA UNA DONNA, ANCHE SE NON SE NE E' PIU' INNAMORATI: LIBERTÀ E ABBANDONO SONO LE DUE FACCE DELLO STESSO SENTIMENTO.

HIC INCIPIT HOMO NOVUS: INTANTO TESTA ALTA E PEDALARE.

giovedì 27 ottobre 2011

Con 5 euro sono ricco al bar e povero al ristorante.

Quello che io chiamo "star bene", la serenità, insomma, è invece saper accettare ciò che si è e ciò che si ha. Sentirsi adeguati significa percepirsi sicuri e ben inseriti. Se io continuo a dire: "Voglio di più", perché la mia Punto non regge il confronto con la Bmw del vicino, o abitare in periferia è troppo poco prestigioso rispetto ai miei sogni di gloria, mi metto in una situazione di non adattamento cronico. Sono molti gli stimoli sociali che ci distolgono dai nostri desideri più autentici, impedendo la serenità. È il principio base su cui si regge il trionfo della società dell'inutile. Guai a invidiare le cose: è del proprio equilibrio, invece, che bisogna essere molto gelosi.(V. Andreoli, E vivremo per sempre liberi dall'ansia)

martedì 25 ottobre 2011

SIC TRANSIT GLORIA MUNDI


Sic è anche il soprannome di Simoncelli. Ciò che gli ha dato la gloria gli ha tolto la vita. Così è sempre stato, così sarà. Il tempo buttato ogni giorno è lo sperpero della nostra unica vera ricchezza. Ognuno di noi può essere il prossimo Simoncelli.



SIC TRANSIT GLORIA MUNDI: siamo sempre quelli della pietra e della fionda. 40 anni di dittatura vendicati in 4 ore di follia. Sospendere il giudizio è cosa saggia, quando non si è vissuta un' esperienza simile.

I nostri rais non si meriterebbero nemmeno la morte di Muammar: gli renderebbe troppa gloria!!!

giovedì 20 ottobre 2011

Un auto ibrida produce meno Co2 di 4 uomini che corrono.


Da "Corriere.it"
MENO EMISSIONI DI CO2 - Dopo aver studiato per anni il movimento e tutte le variabili implicate nel cammino e nella corsa, Minetti ha confrontato le emissioni di CO2 del veicolo “biologico” del nostro corpo con quello delle auto più "verdi" presenti sul mercato scoprendo che 4 uomini che corrono emettono più CO2 di un’auto ibrida che compie lo stresso tragitto trasportandoli in ambiente urbano: nell’economia dei consumi i progressi della tecnologia dei trasporti hanno ormai superato il nostro veicolo "biologico" evolutosi in milioni di anni di prove e sperimentazioni... «Come spiegherò meglio in un articolo che sarà pubblicato quest’estate su Physiology News, la rivista della Physiological Society britannica –dice Minetti- la tecnologia delle auto ibride e la locomozione umana hanno molto in comune. Dal punto di vista meccanico entrambe risparmiano "carburante" attraverso il temporaneo immagazzinamento dell’energia cinetica altrimenti persa nelle inevitabili frenate, sotto forma di un’altra forma di energia che viene poi riutilizzata per accelerare il movimento senza ulteriori consumi. L’auto ibrida, invece di dissiparla in attrito, la raccoglie nelle sue batterie tramite un alternatore che poi riconverte l’energia elettrica in movimento. Il cammino dell’uomo sfrutta invece il cosiddetto modello del pendolo invertito che scambia energia cinetica in energia potenziale. Quando corriamo l’energia cinetica si converte in energia elastica dei tendini che la rilasciano nella seconda parte del contatto col terreno andando a sommarsi all’energia dei muscoli che devono così faticare di meno, come accade al motore a combustione interna della macchina ibrida». Tendini e motori elettrici, cioè le componenti ibride dei due veicoli, hanno un’efficienza grossomodo simile: rispettivamente 95 e 88%.
LA DIFFERENZA -«La principale differenza - prosegue Minetti- fra i due sistemi motori riguarda i prodotti di scarto: l’auto ibrida produce 87 grammi di CO2 per chilometro arrivando a 95 quando ospita 4 uomini ognuno dei quali, per compiere lo stesso tragitto correndo, ne produrrebbe 25, per un totale di 100 grammi di CO2 emessi dai quattro ad ogni chilometro. Data la minor massa corporea del veicolo ‘biologico’ femminile, mediamente inferiore di 15 Kg, 4 donne che corrono producono un quota di CO2 ancora leggermente più bassa di quella dell’auto ibrida che le ospiterebbe, tant'è che occorrono 5 donne per produrre la stessa quantità dei 4 uomini». Morale della favola: se siete con 3 amici e dovete correre perché siete in ritardo a un appuntamento di lavoro è meglio che prendiate un taxi ibrido, inquinerete di meno. Se invece siete donne lo stesso consiglio vale solo se siete almeno in 5.... Da qui a tener lontani i maschi dalle corse stracittadine il passo è breve."
PECCATO CHE IL CONTEGGIO NON CONSIDERI LA CO2 PER: COSTRUZIONE, TRASPORTO, TRASPORTO DEI CARBURANTI, SMALTIMENTO DEL MEZZO FINITO.
 
A CHI VOLETE DARLA AD INTENDERE!!!!

mercoledì 19 ottobre 2011

GRUPPI ANTAGONISTI- BLACK BLOCK - INDIGNATI : ANDATE TUTTI A ....

"La massa grida con una sola grande bocca e mangia con mille piccole"
Di fronte al circo mediatico, esploso intorno ai fatti di Roma del 15 Ottobre, provo questi sentimenti:

Per i black block e gruppi antagonisti: braccia levate alla discarica, figli di papà in colpa per avere la paghetta in tasca a 35 anni . Sono il prodotto del mondo che contestano, deresponsabilizzati, senza autonomia decisionale e di azione, strumento in mano del potere che fanno finta di combattere e che invece li utilizza per distrarre l'attenzione pubblica dal suo gioco losco. Il vero gesto rivoluzionario è andare a pulire il culo alla propria nonna paralitica.



Per gli indignati: frutto di studi universitari inutili a far crescere una patata, incapaci di prendere in mano la propria vita, figli dell' assistenzialismo spinto che brucia la capacità di "togliersi il dito dal culo da soli". Un ingegnere non deve reclamare il posto fisso.


"La futura classe politica si sta scontrando con le forze dell'ordine". P.P. Pasolini


mercoledì 21 settembre 2011

SI PUO' FARE!!!


221 KM IN SOLITARIA, SENZA MAI STARE A RUOTA.

3700 METRI DI DISLIVELLO 

9H31' COMPRESO LE SOSTE PER I RIFORNIMENTI.

23,2 KM/H DI MEDIA

ALIMENTAZIONE: 2 BICCHIERI DI SPUMA, UNA PASTA ALLA MELA, UNA CROSTATINA, UNA FOCACCINA CRUDO E MOZZARELLA, 3 LITRI DI ACQUA, 50G. DI MIELE DILUITI IN 450 G. DI INFUSO DI KARKADE'.

SI PUO' FARE: ALLENAMENTO, GESTIONE DELLO SFORZO E DELL'ALIMENTAZIONE, MOTIVAZIONE, SOPRATUTTO MOTIVAZIONE.

OBIETTIVO RANDONNEE.

domenica 18 settembre 2011

VERSILIA A CRONOMETRO - OLE RITTER AL GIRO D'ITALIA DEL 1973


Un simpatico filmato per rivedere a colori la Versilia negli anni '70.
Ole Ritter nella prova a cronometro sul circuito del lungomare tra Forte dei Marmi e Viareggio.

martedì 6 settembre 2011

CONSIGLI E PICCOLI SUGGERIMENTI PER AFFRONTARE L'EROICA

Dato il successo di questo post, eccone la versione aggiornata 2013.

Quest'anno, a causa del nuovo sistema di estrazione dei pettorali, parteciperemo in 7 da abusivi in tenuta vintage, con approvvigionamenti autogestiti.
Le strade del Chianti sono di tutti, l'importante è non farsi male!
Per regolamento è però proibito inserirsi nei gruppi.

Cimentarsi ne l'Eroica (Gaiole in Chianti, 6 Ottobre 2013) non è una cosa da prendere sottogamba. I percorsi corti: 35 e 78 km, credo che siano abbastanza accessibili anche al ciclista della domenica mattina ma il medio (135km ) e il lungo (205 km abbondanti...) richiedono alcune accortezze al fine di evitare che la bella domenica nel Chianti si trasformi in un incubo a 2 ruote.
Senza voler sembrare esperto ma con 3 partecipazioni nelle gambe:

EDIZIONE 2012: ACCOMPAGNATORE CON MEZZO NON D'EPOCA
1- Bisogna essere allenati: per chi parte da zero sono necessari almeno 6 mesi di bicicletta regolare e più intensa negli ultimi 2 mesi. Per chi pedala regolarmente suggerisco almeno 2-3 uscite sopra i 150 km nell'ultimo mese.

2-Non improvvisate la scelta del mezzo: spendete qualcosa per metterlo a punto (tubolari, fili dei freni e del cambio, raggi) e cercate di usare una bici che si avvicini alle vostre misure ottimali. Si può partecipare solo con telai vintage anteriori al 1987, fili esterni, cambio al tubo obliquo e gabbiette ai pedali.

3-Allenatevi con la bici che userete almeno 20 giorni prima per poter prendere confidenza sia nella guida che nell'uso dei rapporti (salire con un 42 -22 non è come con un 34-26).

4- Provate la bici sullo sterrato: frenare a 40 km/h sul ghiaino con un tubolare da 22 non è semplicissimo. E' tutto un altro stile di guida e di pedalata, ad esempio in salite abbastanza ripide si deve rimanere seduti per non far slittare la ruota posteriore. Inoltre, l' abitudine al pedale con lo sgancio rapido può giocare qualche scherzo se i piedi sono fermi dentro le gabbiette...


5-Cercate abbigliamento che vi piaccia ma che sia anche funzionale: se la maglia Molteni del nonno vi sta 3 misure stretta, cercatene un altra! Sotto l'abbigliamento vintage mettetevi quello tecnico (ad esempio un vecchio paio di pantaloncini tagliati a mezza coscia, perfetti sotto il pantaloncino di lana). Non trascurate i guanti e il casco: se non avete quello in cuoio, usate quello moderno perché ho visto gente sfracellarsi di faccia sulle pietre.


6- Pensate a quello che vi può servire durante il giorno (sul lungo considerate almeno 8-9 ore): pompa, 2-3 ricambi gomma, gonfia e ripara, telefonino, soldi, documenti, impermeabile, luce anteriore e posteriore che è obbligatoria fino alle ore 6:50 del mattino e se arrivate a notte, attrezzi per riparazioni che avrete già provato a casa, manicotti e gambali.

7-Provate per tempo anche la collocazione del materiale: di solito forniscono una borsetta di tela che è inutilizzabile. Qualche esempio: borsetta attrezzi sotto la sella o sotto la canna, 1 tubolare sotto la sella, 1 o 2 tubolari a tracolla, messi bene. In tasca posteriore: vestiario, cibo, telefono e soldi. All'occorrenza usate un marsupio medio messo al contrario. Borraccia al telaio e al manubrio. Fate bene il conto di cosa pensate di usare, il resto vi impaccerà e basta. Ad ogni rifornimento dovete timbrare il cartellino che è preferibile  avvolgere in una busta impermeabile per evitare che si possa rovinare con la pioggia o le pozzanghere.

TERRA DI SIENA SUL TELAIO NON VINTAGE
8-Cercate di arrivare per tempo: per i percorsi lunghi la partenza, alla francese, è dalle 5 alle 7, quindi se dovete parcheggiare, ritirare il numero, montare la bici, andare alla partenza e firmare considerate di essere sul posto almeno con un'ora di anticipo.

LE PENDENZE DELLE SANTE MARIE :"IL MALE"
9- Partite piano e continuate regolari: il percorso è lungo e dopo 20 km c'è il dislivello maggiore, il Castello di Brolio, non particolarmente duro ma da affrontare quasi a freddo e spesso prima che ci sia luce. Dosate lo sforzo senza farsi prendere dalla foga, procedendo in gruppo se possibile. Rallentate se sentite che state forzando: vincere vuol dire arrivare in fondo.

10-Non forzate il mezzo meccanico: sono oggetti con molti anni sulla strada e non possono garantirvi da rotture se andate a 50 km/h sulle buche negli sterrati. Nel 2010 ho visto un grave incidente a causa della rottura della pipa del manubrio su una brutta discesa.

11-Fate attenzione alle scarrettature delle strade bianche: a causa di pioggia e vento si formano delle fossette regolari e perpendicolari al senso di marcia nel centro della carreggiata. Per evitarle occorre stare sui bordi, facendo attenzione a non finire nei fossetti o nei dirupi. Prese in velocità, in discesa possono essere pericolosissime.

12- Mangiate e bevete regolarmente: anche se non si spinge al limite la crisi di fame e la disidratazione sono rischi da evitare se si vuole arrivare con il sorriso sulle labbra. Evitate anche di ingolfarvi ai rifornimenti che propongono le specialità locali. Nel dubbio lasciate perdere la frittata con le cipolle ed il terzo bicchiere di vino!
A BUONCONVENTO, CIRCA 165° KM: NON ILLUDERSI CHE SIA FINITA...

13- Approfittate per godere del paesaggio, del silenzio, dei colori dell'autunno e della bellezza delle maglie e delle bici d'epoca. Parlate con chi sta affrontando con voi l'esperienza: sono persone che amano veramente il ciclismo e la bicicletta e non dovrebbero essere come i "finti professionisti" che si incontrano in certe granfondo e che vi insultano nella volata per arrivare trecentesimi!

14- Ricordate che l'importante è arrivare in fondo con il sorriso. Avete tempo fino alle 20 per completare i percorsi lunghi, fino alle 16 per quello da 75 km.

15- Sul percorso non sono previsti recuperi, anche se da alcuni anni si sono organizzati dei camioncini che per diversi euro, portano a destinazione chi viene abbandonato dalle forze o dal mezzo meccanico. Il cellulare in questo caso è molto utile...
Solo nel tratto finale del percorso lungo, da Pianella a Gaiole, a volte passa un camion dell'organizzazion a controllare che nel bosco di notte, qualche sfortunato o impreparato randonneur venga divorato dai cinghiali (come stava per accadere al bergamasco dello scorso anno)

15- BUON DIVERTIMENTO E BUON FANGO (O POLVERE)

mercoledì 24 agosto 2011

ROMA , VIA DEI FORI IMPERIALI


Se qualcuno ha occasione di passare da via dei Fori Imperiali a Roma, sul marciapiede lato Colosseo, troverà questo  "memento mori" accompagnato da una lettera che spiega come sono andate le cose.
La tecnologia, elemento distintivo dell' essere umano, da mezzo per la sopravvivenza, diviene strumento di morte, a volte volontario, a volte accidentale.

Alla fine dell' Ottocento l'uomo ha scelto di asservirsi alla mobilità eteroalimentata (motore a scoppio). Le conseguenze ad un secolo di distanza sono sotto gli occhi di tutti.

Ognuno, con i suoi occhi e la sua sensibilità può trarre le sue conclusioni.

mercoledì 17 agosto 2011

HO INSEGNATO AD ANDARE IN BICI AD UN ADOLESCENTE

OGGI UN RAGAZZO HA IMPARATO AD ANDARE IN BICICLETTA.

ACCADE TUTTI I GIORNI.

OGGI UN RAGAZZO DI 12 ANNI HA IMPARATO AD ANDARE IN BICICLETTA.

NON ACCADE TUTTI I GIORNI CHE IN ITALIA NON SI SAPPIA ANDARE IN BICICLETTA A 12 ANNI.

DA QUALCHE ANNO PUO' ACCADERE CHE UN BAMBINO SIA UN CAMPIONCINO SPORTIVO O UN FENOMENO A SCUOLA MA, SIA CARENTE DI MOLTE ESPERIENZE MOTORIE CHE ANDREBBERO SVILUPPATE NELLE ETA' GIUSTE.

I PARCHI NELLE CITTA' SONO SPESSO INUTILIZZABILI, L' EDUCAZIONE FISICA A SCUOLA HA, NEL TENTATIVO DI SEMBRARE AL PASSO CON I TEMPI, ABBANDONATO    ATTREZZI FAVOLOSI COME LE FUNI, LE PERTICHE, I QUADRI SVEDESI. GLI INSEGNANTI NON VOGLIONO PRENDERSI RESPONSABILITÀ CHE VADANO OLTRE IL LANCIO DEL SILURO O LA PARTITA DI PALLAVOLO.

 I RAGAZZI, COME PICCOLI ADULTI DIVIDONO IL LORO TEMPO TRA SCUOLA, LEZIONE DI LINGUE, PALESTRA, COMPUTER.

IL GIOCO SPONTANEO, SCOPERTA NATURALE  DEL CORPO E DELLE SUE POSSIBILITÀ E' SEMPRE PIU' RARO.

SARA' L'EVOLUZIONE DEI TEMPI?

INTANTO OGGI HO INSEGNATO AD UN ADOLESCENTE AD ANDARE IN BICICLETTA (NELLA SPERANZA DI AVER GETTATO UN SEMINO)

P.S: NON ABBIAMO UTILIZZATO LE ROTELLE: 1 ORA SENZA PEDALI, A SPINGERE E TROVARE L'EQUILIBRIO, 5 MINUTI CON UN SOLO PEDALE, 50 MINUTI CON TUTTI E DUE I PEDALI A PROVARE GIMKANE E FRENATE DI EMERGENZA. TOTALE 2 ORE DI INSEGNAMENTO (DOPO 12 ANNI).


giovedì 11 agosto 2011

10 MOTIVI PER CUI HO DECISO DI VENDERE L'AUTO


1- PER POTERMI ALLENARE CERCO DI SFRUTTARE OGNI MOMENTO, ERGO, SE USO LA BICI AL POSTO DELL'AUTO METTO PIU' CHILOMETRI SULLE GAMBE.

2- LAVORO A 1 KM DA CASA E IL MASSIMO SPOSTAMENTO CHE DEVO EFFETTUARE PER LAVORARE E' DI 12 KM.

3- PER COPRIRE QUESTI 12 KM IMPIEGO CIRCA 30 MINUTI IN AUTO, 30 MINUTI CON LA BICI DA PASSEGGIO, 22 MINUTI CON LA BICI DA CORSA, 20 MINUTI CON LA MOTO. MI RIPROPONGO DI RIPROVARE IL TRAGITTO CON PIU' ACCURATEZZA AI TEMPI.

4- L'AUTO CHE POSSIEDO E' AMPIAMENTE AMMORTIZZATA MA MI COSTA 800€ DI ASSICURAZIONE + 175€ DI BOLLO + UNA MEDIA DI 80€ AL MESE DI BENZINA X 12 MESI PER UN TOTALE DI 960€ ALL'ANNO + 65€ OGNI 2 ANNI PER LA REVISIONE + UNA CIFRA INDETERMINABILE DI MANUTENZIONE PER UN TOTALE DI 1967,5€ ALL'ANNO + X CHE COMPRENDE MULTE, CARROZZERIA, BATTERIE, GOMME E TUTTO IL RESTO. PER IL MIO STATO ATTUALE QUASI 2 MESI DI STIPENDIO DA LAVORATORE AUTONOMO.

5-QUALORA DOVESSI COMPRARE UN'ALTRA AUTO DOVREI ADDOSSARMI ANCHE LA SPESA DELL'ACQUISTO....

6-GLI SPOSTAMENTI IN BICI SONO MENO STRESSANTI E SPESSO PIU' BREVI (I TRAGITTI SI POSSONO FACILMENTE ACCORCIARE A VIAREGGIO). OGNI SPOSTAMENTO E' COSI' TRAMUTATO IN UN PIACEVOLE PASSATEMPO.

7-MIA MOGLIE ED IO VIVIAMO SOLI CON 2 GATTI: NON HA SENSO POSSEDERE 2 AUTO, LA MOTO E LE BICICLETTE.

8-NON POSSO ESSERE COERENTE CON LA MIA VOCAZIONE ANARCHICA E CINICA (NEL SENSO FILOSOFICO) QUANDO SONO SCHIAVO DEI COLOSSI PETROLIFERI (EXON, SHELL) ED INDUSTRIALI (FIAT).

9-NON POSSO ESSERE COERENTE CON LA MIA VOCAZIONE ECOLOGICA CON UN'AUTO SOTTO IL SEDERE.

10-QUALORA CI DOVESSE ESSERE UNA VERA CRISI ENERGETICA, IL MIO STILE DI VITA NON SI MODIFICHEREBBE.

POTREI CONTINUARE ....MA PER ORA BASTA COSI'

martedì 9 agosto 2011

BIKE MESSENGERS: ECOLOGISTI AL SERVIZIO DEL SISTEMA?


La cultura della bici a ruota fissa si sta espandendo in questi anni in Italia, come sempre quando si tratta di fenomeni di costume suburbano, ad imitazione dell'omologo fenomeno made in U.S.A. 
Negli anni è stato così per break dance, skateboard, surf, snowboard, BMX, Mountain Bike, Inline Skate e ultimamente la "fixed gear bike". 
L'immagine simbolo del fenomeno è il corriere a pedali o "bike messenger": pantaloncino al ginocchio, T- Shirt Cinelli, casco Selev, borsa a tracollo impermeabile, spoke card infilati nei raggi della fissa.
In Italia esistono cooperative in quasi tutte le grandi città e tutte o quasi, a ragione, si pubblicizzano valorizzando l'aspetto ecologista della consegna ad energia metabolica rispetto al trasporto a motore.
Questa forma di lavoro alternativo, che permette di unire la passione per il pedale con l'introito monetario, ha genesi nella piega malata della società occidentale intossicata di velocità e schiava della circolazione delle merci: poiché l'auto o lo scooter in città sono più lenti e dispendiosi, la bicicletta assolve il compito di consegnare oggetti in modo più efficiente e rapido. Nulla da eccepire: massimo risultato, sforzo sostenibile, risparmio energetico.
L'idea data da questo tipo di attività è di "stile di vita alternativo", passione sociale ed ecologista, diverso modo di concepire i trasporti, la città, il divertimento… c'è però un aspetto che non è perfettamente coerente con tutto ciò: cosa consegnano i bike messenger e soprattutto, perché è utile la consegna veloce?
Dai vari siti si evince la più grande varietà della clientela e delle funzioni: passi la spesa del mercato locale (ma chi paga da 4 ai 20 euro per farsi portare la spesa a casa? Di certo non la vecchietta con 500€ di pensione), per il resto, chi necessita di consegna urgente sono commercianti, professionisti, imprenditori.
Qui butto la provocazione: gli ecoalfieri urbani non sono forse inconsapevoli servomeccanismi del nostro sistema di vita malato?  Non ungono forse gli ingranaggi perché tutto funzioni più veloce, contribuendo alla folle rincorsa alla massimizzazione dello sfruttamento del tempo? Non si tratta di toyotismo mascherato da ecologismo alternativo? Ogni consegna rapida permette ai detentori dei beni e del capitale di produrre di più, aumentando così il famoso Prodotto Interno Lordo, l'indice utilizzato in modo improprio per quantificare la ricchezza degli Stati. 

Aumentare l'efficienza del sistema attuale non contribuisce al cambio radicale di direzione che sarebbe auspicabile di qui ai prossimi anni per i sistemi economici al collasso:  PIL negativo, decrescita, mercato locale, uso conviviale dei mezzi di produzione...

lunedì 8 agosto 2011

CICLISMO ARTISTICO

Ciclismo artistico



Se si pensa alla bicicletta quasi mai la si considera un mezzo di espressione artistica. 
Esiste una notevole differenza tra le acrobazie in BMX, mountain bike o scatto fisso e questa che è molto più vicina al teatro e alla danza. Credo, in definitiva, che sia più facile arrivare a salire il Mortirolo o lo Zoncolan come un professionista che raggiungere una tale padronanza tecnica del mezzo insieme ad una viva espressività motoria e gestuale.

martedì 26 luglio 2011

L'Eroica


L'estate è nel pieno (anche se sembra di essere a settembre!). 
Sto già entrando in clima di Eroica, la degna conclusione di una stagione di corse soddisfacente.
Quest'anno si tenterà il percorso lungo: 205 km di cui metà su strade bianche.
In officina la Bianchi del 1973 è già sul cavalletto in attesa di essere messa a punto: nuovo reggisella in alluminio anni '70, cambio e deragliatore Campagnolo Nuovo Record 5V, Guarnitura Campagnolo 52-42 tolta da una vecchia Olmo, Pacco Pignoni con 15-28 per provare a non scendere dalla sella sullo sterrato delle Sante Marie. Ho scoperto di possedere una magnifica sella in cuoio Cinelli che lo scorso hanno mi ha garantito la salute delle zone intime, nonostante pioggia, fango e sudore.

Se il tragitto verrà portato a termine (tempo dichiarato e auspicato in 10 ore), sarà l'ultima partecipazione. Farsi 120 km di macchina per correre in una manifestazione di ciclismo storico  ha un impatto sull'ambiente decisamente troppo alto...a meno di non partire da Viareggio direttamente in bici. 

L'esperienza di percorrere buona parte del Chianti nei primi giorni di autunno, su un mezzo meccanico che ha più anni di me (sono ammesse bici fino costruite fino al 1986) è qualcosa di memorabile: come per un surfista un viaggio alle Hawaii, come l'Isola di Mann per i motociclisti, come raggiungere il campo base dell'Everest per un escursionista.  

Il problema della vita dell' Homo Technologicus è che spesso impiega più energie nel crearsi la possibilità futura di vivere emozioni che nel viverle ogni giorno. Non serve fare 200 km in bici tra i vigneti in autunno per emozionarsi, però...

Sed fugit interea fugit irreparabile tempus

domenica 24 luglio 2011

PORNOGRAFIA

Il culto dei defunti e della loro memoria è caratteristica distintiva dell'essere umano: le prime civiltà si contraddistinguono per la conservazione di parte di cadavere, per la tumulazione dei corpi sotto le fondamenta degli insediamenti. Necropoli, piramidi, cimiteri accompagnano l'uomo nel corso della storia.  Feticci, teschi, maschere funerarie,  busti, dipinti, fotografie, video hanno provato a conservare le sembianze dei defunti per i posteri.

Girando per le strade della Toscana in bicicletta, una caratteristica costante che punteggia i bordi delle carreggiate, sono i piccoli memorandum votivi  delle vittime della velocità. Scooteristi, motociclisti, ciclisti, talvolta automobilisti.

"Sol chi non lascia eredità d'affetti, poca gioia ha dell'urna". Quanto mi risulta intollerabile per il cattivo gusto è l'esibizione delle foto ai margini delle strade. La memoria ha delle regole di rispetto:  se un ritratto sulla tomba ha un suo perchè, una ragione storica, culturale, una foto legata su un paracarro è pornografica. Espone il defunto al pubblico ludibrio, senza difesa, per un malinteso senso di affetto. 

Il corpo privo di vita, privo di difese è esposto al giudizio dei vivi. 

Basta pensare alla sensazione di essere stato osservato durante il sonno senza esserne consapevole: la sensazione più comune sarebbe il fastidio, la vergogna o quantomeno un certo imbarazzo. Il ragionamento si può portare alle conseguenze estreme.

Mostrare il cadavere in camera ardente, pettinato, vestito a festa, con le palpere incollate perchè non si spalanchino di fronte alle "chiagnune", le gote gonfie di ovatta e velate di cipria, sebbene sia tradizione, è PORNOGRAFIA E VIOLENZA. 


Basta mettersi nella posizione del defunto...



mercoledì 13 luglio 2011

ALCUNI PERCHE' DELLA BICICLETTA

VADO IN BICI:


-PERCHE' E' IL PRIMO MEZZO CHE MI HA RESO INDIPENDENTE
-PERCHE' E' STATO IL PRIMO GIOCATTOLO DA "GRANDI"
-PERCHE' NEL 1984 PASSAVA FRANCESCO MOSER SULLA PASSEGGIATA DI VIAREGGIO E POI VINCEVA IL GIRO D'ITALIA (ED IO AVEVO 5 ANNI)
-PERCHE' BUGNO E  CHIAPPUCCI, NEL 1991, ERANO I MIEI EROI CHE SI SCONTRAVANO CON QUEL MOSTRO DI GREG LEMOND. POI E' ARRIVATO MIGUEL INDURAIN E COSI' HO SMESSO DI GUARDARE IL TOUR FINO ALL'ARRIVO DI PANTANI.
-PERCHE' LA PRIMA BICICLETTA "COL MANUBRIO DA CORSA" L'HO SOGNATA PER UN ANNO INTERO  MA MIO NONNO NON HA FATTO IN TEMPO A REGALARMELA.
-PERCHE' ANDARE SENZA MANI...COME MI SENTIVO BRAVO (A 8 ANNI...)


VADO IN BICI PERCHE':
-PERCHE' ARRIVO PRIMA 
-PERCHE' ARRIVO PROPRIO DOVE DEVO ARRIVARE
-PERCHE' GLI SPOSTAMENTI SIANO SEMPRE UN DIVERTIMENTO E NON UNO STRESS
-PERCHE' IL TEMPO, PEDALANDO SI ALLUNGA MENTRE GUIDANDO (MEZZI A MOTORE) SI ACCORCIA
-PERCHE' NON SONO MAI IN RITARDO
-PERCHE' LE DECISIONI IMPORTANTI SI PRENDONO DA SVEGLI
-PERCHE' IN BICICLETTA SEI, IN AUTO HAI


VADO IN BICI PERCHE':
-SPENDO I SOLDI DELLA BENZINA NEL MIGLIOR CIBO CHE POSSO TROVARE
-PERCHE' LA VACANZA IN BICICLETTA INIZIA DAL CANCELLO DI CASA
-PERCHE' SI PUO' ANDARE A 60 ALL'ORA COME UN MOTORINO
-PERCHE' QUANDO HAI FATTO UN BUON ALLENAMENTO, LA VITA TI SEMBRA PIU' LEGGERA


VADO IN BICI PERCHE' AMO LA BICI....

Grazie a Paolo Bellino - Rotafixa


http://www.movimentofisso.it/biciclette_it.aspx?IdProd=31

Impossibile

La prima domanda che mi fanno, quando guardano meglio la bici, é:

"ma come freni?".
Lo spiego.
La seconda frase che mi viene rivolta non é più una domanda 


ma un'affermazione: "Non è possibile".
A volte chiedo loro (dipende da chi ho di fronte) di toccarmi, 

dicendo: vedi? esisto. Sono vero, mi puoi toccare. Come fai a dire che

é impossibile?
Niente. L'affermazione é assertiva al massimo, io lo chiamo

"il momento della saracinesca". Nella loro testa una cosa si 

chiude rumorosamente, nettamente, senza appello.
Impossibile andare in giro senza freni. Impossibile andare in giro 

in bici in una città come Roma (il nome della città può essere
cambiato a piacere). Impossibile affrontare le salite con un

solo rapporto, serve assolutamente il cambio.
Comincio a stufarmi di questi dialoghi sempre uguali. 

Ormai sono anni che affronto dialoghi -monologhi?- del genere, 

ho raggiunto una certa esperienza nel riconoscere quando devo esprimere
questo o quel concetto, calare questo o quell'asso.
Niente.
Perdo sempre.
Impossibile.

E chissà quante altre cose vengono ritenute impossibili...


sabato 2 luglio 2011

CICLOSOFIA. MODERNI PERIPATETICI CICLISTI.

QUAL E' LA MIGLIORE POSIZIONE PER PENSARE?


NON C'E' UNA RISPOSTA UNIVOCA. MA IL PIU' DELLE VOLTE HO RISOLTO I MIEI PROBLEMI A CAVALLO DI UNA BICICLETTA.


PAOLO MASINI CI DA LA SUA INTERPRETAZIONE
"Si pensa in effetti in tanti modi e in tanti diversi luoghi. Alcuni tra questi peraltro saranno migliori e altri saranno peggiori, ma chissà poi perchè si ritiene che pensare al meglio debba voler darsi stando seduto o in posa come “Il pensatore” di Rodin. Potrebbe invece magari essere che poichè pensare è un flusso, in quanto tale esso meglio si accordi con il muoversi, viaggiando. Col passeggiare camminando, peripateticamente come negli esempi classici suddetti. Per cui ad esempio in molti casi il pensare e pensar bene potrebbe senz’altro essere sollecitato dal camminare in montagna. O chissà pure correndo a piedi. Ma pure sicuramente in molti altri casi pensare, e pensar bene, lo si fa anche in bicicletta pedalando. Pedalando quale ciclista di città magari pure, ma soprattutto, come nel mio caso, da “vero” ciclista, in bici vera, bici da corsa, corridore solitario per lo più, e preferibilmente tra colli, passi di montagna, o attraverso lunghe strade di pianura.


E’ perciò constatazione empirica, di certo almeno in alcuni casi, che pedalando vengano i pensieri più inattesi...."


https://prismi.wordpress.com/2010/07/13/2011/

domenica 5 giugno 2011

APPARIZIONI IN BICI FISSA A VIAREGGIO

AL GIORNO 5 GIUGNO 2011 SIAMO A QUOTA CINQUE: IN BICI FISSA A VIAREGGIO OLTRE ME GIRA DANIELE, UNA VOLTA HO VISTO UN RAGAZZO CON UN TELAIO NERO E IL MANUBRIO IN LEGNO, UN ALTRO CON IL TELAIO BIANCO E IL MANUBRIO PISTA E UNA FISSA PARCHEGGIATA DAVANTI AL NEGOZIO DELLA QUICKSILVER IN VIA COPPINO.

FATEVI VIVI!

A PRESTO

AGGIUNTO L' 11 LUGLIO: AVVISTATA UN BELLA FISSA DAVANTI AL PALAZZO DEL COMUNE DOVE C'E' LA COPISTERIA. SEMBRAVA RICAVATA DA UNA VECCHIA BICI MA MOLTO CURATA,SUI TONI DEL FUCSIA E DEL VIOLA, MANUBRIO A CORNA DI BUE, PROBABILMENTE MODIFICATO, NASTRO BIANCO.

giovedì 19 maggio 2011

OLMO 1. DALLA RUGGINE A NUOVA VITA

 OLMO 1 nasce dalla voglia di creare una bici a scatto fisso da un oggetto che stava perdendo la sua utilità: lasciato sotto la piaggia da un vecchio meccanico che non aveva più la voglia di utilizzarla, preferendo uno scooter. L'obiettivo era utilizzare pochi pezzi nuovi, riciclando al massimo.
Il telaio, in acciaio, color carta da zucchero presentava una discreta quantità di ruggine che però non aveva intaccato la struttura. Cromature irrimediabilmente compromesse. Le ruote, non più originali, avevano raggi in acciaio su cerchio Ambrosio in alluminio. Gomme Schwalbe. Trasmissione Campagnolo nuovo Record marchiata con la stella gialla, pacco pignoni non originale. Manubrio 3TTT da passeggio con freni in plastica. Movimento centrale, pinze e serie sterzo Campagnolo. Pedali Campagnolo.

La partenza era buona per cui ho dovuto risolvere solo 2 problemi: il manubrio che volevo a corna di toro e il complesso mozzo-pignone fisso.

Il manubrio è stato risolto rovesciando quello in dotazione: la maggiore difficoltà è stata piegare le "corna" di quei pochi gradi, in modo da renderle parallele tra loro; l'alluminio, metallo duttile, diviene molto duro e rigido se subisce il trattamento di anodizzazione. A tale scopo mi sono servito di un tubo di diametro maggiore infilato sul singolo corno  per aumentare il braccio di leva, di un morsetto ben fermo sul banco di lavoro e di forza "ignorante" per portare la curva alla forma desiderata. Il nastro nero è ricavato da scampoli di nabuk regalatemi da un amico tappeziere.

Il mozzo posteriore è stato ricavato da un mozzo Union da 10€ a singola filettatura su cui è stato avvitato un pignoncino terminale sa 12 denti che chiudeva un vecchio pacco pignoni Shimano a 6 velocità. Ho rinunciato a trovare la ghiera di chiusura e ho adottato il "rotafixa method" cioè ho appoggiato la catena sul movimento centrale e fatto leva con l'intera ruota per stringere il pignone sul mozzo.
(per maggiori chiarimenti http://204.73.203.34/fisso/eng/schpignone.htm ). Per questa magia ringraziamo Giovanni Pettenella R.I.P. (campione Olimpico di Velocità a Tokio nel 1964)

Della trasmissione è stata riutilizzata la guarnitura Campagnolo (corona 42) montata esternamente per avere la miglior linea di catena. Quest'ultima, come il resto del meccanismo era da 3/32.


Risultato finale: una fissa intorno agli 8 kg. di peso con una spesa di circa 95€ (più le ore di lavorazione che però sono la parte creativa del tutto).

P.S: Olmo ha subito un'altra trasformazione ed è stata donata a mio padre: ora monta guarnitura Ofmega 42t da 160mm e ruota libera da 20t. l manubrio è divenuto dritto.
Funziona benissimo! (telaio di circa 35 anni fa!)

venerdì 13 maggio 2011

PAOLO BELLINO (ROTAFIXA) SINTETIZZA LA SUA FILOSOFIA

ESTRATTO DA WWW.MOVIMENTOFISSO.IT

proclama politico

Non ho nessuna intenzione di partecipare al disastro civile del paese in cui mi sono ritrovato a nascere e vivere.
La mia intenzione è quella di fare il meno possibile, di comprare il meno possibile, di non vedere mai la televisione, non tifare mai in nessuna manifestazione sportiva per nessuna bandiera.
Non ho idoli, non seguo parole d'ordine, disobbedisco a chiunque abbia potere e lo voglia esercitare.
Voglio essere un ostacolo per questa società. Voglio che i supermercati piangano di dolore per l'assenza delle masse. Pretendo che i concessionari di automobili vengano ridotti alla più asciutta povertà e cambino vita radicalmente. Non ascolto i sermoni dei monsignori e non do' né peso né valore alle richieste di ottimismo spinto per far ripartire il mercato.
Il mercato deve essere quello rionale, niente di più.

Disobbedisco. 

http://www.movimentofisso.it/Parole_it.aspx?IdProd=70