L'IMMAGINE E' DI QUELLE DI UNA TRAGEDIA GRECA: L'EROE SI INGINOCCHIA FERITO A MORTE, A MALA PENA SI SORREGGE, PROVA A RIALZARSI COME A CERCARE DI DARE L'ULTIMO FENDENTE AL NEMICO E POI CROLLA INESORABILMENTE, CON LA SPADA BRANDITA TRA LE MANI SOLLEVATE. UN GIOVANE SPARTANO DI FRONTE ALLE ORDE PERSIANE.
HO PIANTO PER LUI, COME QUANDO HO VISTO LE IMMAGINI DELLO SLITTINISTA GEORGIANO CHE TERMINA I SUOI GIORNI SU UN PILONE DI CEMENTO A VANCOUVER,(DICO VANCOUVER!!!), MESSO NEL PUNTO SBAGLIATO DA UN PROGETTISTA PAGATO MILIONI DI EURO PER REALIZZARE UN IMPIANTO DEGNO DI UN OLIMPIADE.
QUELLO CHE STO PER SCRIVERE FARA' ARRABBIARE MOLTI.
SPOSTIAMO LA LANCETTA INDIETRO NEGLI ANNI: I GENITORI DI PIERMARIO CONCEPISCONO UN FIGLIO: LA NATURA VUOLE CHE SIA MENO DOTATO DELLA MEDIA DELLA POPOLAZIONE. INSODDISFATTI DEL LORO LAVORO, RITENTANO LA SORTE: 2 SU 2, LA SORELLA HA PROBLEMI COME IL PRIMOGENITO. A QUESTO PUNTO GIOCANO IL TUTTO PER TUTTO E ALLA FINE NASCE PIERMARIO.
POI I GENITORI HANNO LA MALAUGURATA IDEA DI MORIRE GIOVANI!
PIERMARIO INSEGUE LA SUA VITA, LA SUA CARRIERA E LA SUA REALIZZAZIONE PERSONALE CON UN DESTINO SEGNATO DA 2 EGOISTI INCOSCIENTI.
COME SI PUO' CARICARE SULLE SPALLE DI UN FIGLIO LE PROPRIE IRRESPONSABILI COLPE? CHE VITA AVEVANO PROGRAMMATO PER IL LORO TERZOGENITO?
DARE LA VITA AD UN FIGLIO E' UN GESTO ESTREMO.
L'ESSERE UMANO, CHE NON E' UN ANIMALE, NON SI PUO' ARROGARE IL DIRITTO DI PROCREARE IN MODO INCONSAPEVOLE.
L'ESSERE UMANO, CHE NON E' UN ANIMALE, NON SI PUO' ARROGARE IL DIRITTO DI PROCREARE IN MODO INCONSAPEVOLE.
IMMAGINIAMO IL CUORE DI PIERMARIO CHE, PROBABILMENTE SEGNATO DALLA GENETICA, HA DOVUTO PORTARE SU DI SE IL PESO DI 2 GENITORI MORTI, 1 FRATELLO DISABILE SUICIDA E LA CURA DI UNA SORELLA ANCH'ESSA DISABILE
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MORIRE, FORSE E' STATA LA COSA MENO BRUTTA CHE GLI POTESSE CAPITARE.
PER CHI INEVITABILMENTE MI CRITICHERA', SAPPIA CHE QUOTIDIAMENTE VIVO LA DISABILITA' IN FAMIGLIA (PAGANDONE PERSONALMENTE LE CONSEGUENZE) E SUL LAVORO.
Argomento interessante quello della liceità della riproduzione umana. Se cerchi a fondo non esiste un motivo solidamente valido per fare figli, li si fa così... sovrappensiero .
RispondiEliminaOvviamente si tratta di un tabù, non se ne parla in giro, e anche gli amici tendono a mettermi a disagio se provo ad accennarne: fanno certe facce amareggiate, come se la mia opinione gli desse un dispiacere.
I genitori di Piermario. Fare i figli come al gratta e vinci: ritenta, sarai più fortunato! :-/
Esiste una famiglia dalle mie parti in cui marito e moglie hanno messo al mondo 5 (5!!!) figli disabili. Chi li conosce personalmente afferma che queste 2 persone sono felicissime e serene.
RispondiEliminaSono sicuro che sono felici, hanno sicuramente uno scopo preciso nella loro vita. Il problema è: chi si prenderà cura materialmente e affettivamente di questi 5 ragazzi nel futuro?
Certe convinzioni possono dare molta serenità e consolazione.
EliminaTuttavia mi risulta difficile credere che i genitori a cui ti riferisci, al loro interno, non abbiano dei sensi di colpa per aver "donato" la vita a quei 5 ragazzi.
Quello che si da a vedere all'esterno, anche ad amici e parenti stretti, può essere molto diverso da quello che c'è all'interno, specie in casi limite come questo.
Questo sul generale... Nel caso specifico mi posso sbagliare.
P.S. sono il primo commentatore ;-)
Non so... Credo esista una sorta di piacere o auto gratificazione nel sacrificio quotidiano di alcune persone. A volte può essere retaggio di un educazione distorta o improntata ad una interpretazione estrema del messaggio cristiano.
RispondiEliminaIl problema e' il coinvolgimento nel proprio disagio di altre persone, tra cui in primis i figli o viceversa i genitori o comunque i legati dal sangue. Accudire la propria moglie malata e' un gesto libero, curare un fratello o la madre e' una coercizione. A me pare che il livello di auto consapevolezza nella maggioranza delle persone sia piuttosto basso.