NON C'E' UNA RISPOSTA UNIVOCA. MA IL PIU' DELLE VOLTE HO RISOLTO I MIEI PROBLEMI A CAVALLO DI UNA BICICLETTA.
PAOLO MASINI CI DA LA SUA INTERPRETAZIONE
"Si pensa in effetti in tanti modi e in tanti diversi luoghi. Alcuni tra questi peraltro saranno migliori e altri saranno peggiori, ma chissà poi perchè si ritiene che pensare al meglio debba voler darsi stando seduto o in posa come “Il pensatore” di Rodin. Potrebbe invece magari essere che poichè pensare è un flusso, in quanto tale esso meglio si accordi con il muoversi, viaggiando. Col passeggiare camminando, peripateticamente come negli esempi classici suddetti. Per cui ad esempio in molti casi il pensare e pensar bene potrebbe senz’altro essere sollecitato dal camminare in montagna. O chissà pure correndo a piedi. Ma pure sicuramente in molti altri casi pensare, e pensar bene, lo si fa anche in bicicletta pedalando. Pedalando quale ciclista di città magari pure, ma soprattutto, come nel mio caso, da “vero” ciclista, in bici vera, bici da corsa, corridore solitario per lo più, e preferibilmente tra colli, passi di montagna, o attraverso lunghe strade di pianura.
E’ perciò constatazione empirica, di certo almeno in alcuni casi, che pedalando vengano i pensieri più inattesi...."
https://prismi.wordpress.com/2010/07/13/2011/
Nessun commento:
Posta un commento
COMMENTI LIBERI E ANONIMI. SI CHIEDE LINGUAGGIO CORRETTO. POSSIBILMENTE FIRMARE CON INIZIALE PUNTATA.