Sii regolare ed ordinato nella tua vita, cosi chè tu possa essere violento ed originale nel tuo lavoro. G.Flaubert

Ciò che tu guadagni che non serve alla vita tua è in man d'altri senza tuo grado. L. Da Vinci


mercoledì 21 settembre 2011

SI PUO' FARE!!!


221 KM IN SOLITARIA, SENZA MAI STARE A RUOTA.

3700 METRI DI DISLIVELLO 

9H31' COMPRESO LE SOSTE PER I RIFORNIMENTI.

23,2 KM/H DI MEDIA

ALIMENTAZIONE: 2 BICCHIERI DI SPUMA, UNA PASTA ALLA MELA, UNA CROSTATINA, UNA FOCACCINA CRUDO E MOZZARELLA, 3 LITRI DI ACQUA, 50G. DI MIELE DILUITI IN 450 G. DI INFUSO DI KARKADE'.

SI PUO' FARE: ALLENAMENTO, GESTIONE DELLO SFORZO E DELL'ALIMENTAZIONE, MOTIVAZIONE, SOPRATUTTO MOTIVAZIONE.

OBIETTIVO RANDONNEE.

domenica 18 settembre 2011

VERSILIA A CRONOMETRO - OLE RITTER AL GIRO D'ITALIA DEL 1973


Un simpatico filmato per rivedere a colori la Versilia negli anni '70.
Ole Ritter nella prova a cronometro sul circuito del lungomare tra Forte dei Marmi e Viareggio.

martedì 6 settembre 2011

CONSIGLI E PICCOLI SUGGERIMENTI PER AFFRONTARE L'EROICA

Dato il successo di questo post, eccone la versione aggiornata 2013.

Quest'anno, a causa del nuovo sistema di estrazione dei pettorali, parteciperemo in 7 da abusivi in tenuta vintage, con approvvigionamenti autogestiti.
Le strade del Chianti sono di tutti, l'importante è non farsi male!
Per regolamento è però proibito inserirsi nei gruppi.

Cimentarsi ne l'Eroica (Gaiole in Chianti, 6 Ottobre 2013) non è una cosa da prendere sottogamba. I percorsi corti: 35 e 78 km, credo che siano abbastanza accessibili anche al ciclista della domenica mattina ma il medio (135km ) e il lungo (205 km abbondanti...) richiedono alcune accortezze al fine di evitare che la bella domenica nel Chianti si trasformi in un incubo a 2 ruote.
Senza voler sembrare esperto ma con 3 partecipazioni nelle gambe:

EDIZIONE 2012: ACCOMPAGNATORE CON MEZZO NON D'EPOCA
1- Bisogna essere allenati: per chi parte da zero sono necessari almeno 6 mesi di bicicletta regolare e più intensa negli ultimi 2 mesi. Per chi pedala regolarmente suggerisco almeno 2-3 uscite sopra i 150 km nell'ultimo mese.

2-Non improvvisate la scelta del mezzo: spendete qualcosa per metterlo a punto (tubolari, fili dei freni e del cambio, raggi) e cercate di usare una bici che si avvicini alle vostre misure ottimali. Si può partecipare solo con telai vintage anteriori al 1987, fili esterni, cambio al tubo obliquo e gabbiette ai pedali.

3-Allenatevi con la bici che userete almeno 20 giorni prima per poter prendere confidenza sia nella guida che nell'uso dei rapporti (salire con un 42 -22 non è come con un 34-26).

4- Provate la bici sullo sterrato: frenare a 40 km/h sul ghiaino con un tubolare da 22 non è semplicissimo. E' tutto un altro stile di guida e di pedalata, ad esempio in salite abbastanza ripide si deve rimanere seduti per non far slittare la ruota posteriore. Inoltre, l' abitudine al pedale con lo sgancio rapido può giocare qualche scherzo se i piedi sono fermi dentro le gabbiette...


5-Cercate abbigliamento che vi piaccia ma che sia anche funzionale: se la maglia Molteni del nonno vi sta 3 misure stretta, cercatene un altra! Sotto l'abbigliamento vintage mettetevi quello tecnico (ad esempio un vecchio paio di pantaloncini tagliati a mezza coscia, perfetti sotto il pantaloncino di lana). Non trascurate i guanti e il casco: se non avete quello in cuoio, usate quello moderno perché ho visto gente sfracellarsi di faccia sulle pietre.


6- Pensate a quello che vi può servire durante il giorno (sul lungo considerate almeno 8-9 ore): pompa, 2-3 ricambi gomma, gonfia e ripara, telefonino, soldi, documenti, impermeabile, luce anteriore e posteriore che è obbligatoria fino alle ore 6:50 del mattino e se arrivate a notte, attrezzi per riparazioni che avrete già provato a casa, manicotti e gambali.

7-Provate per tempo anche la collocazione del materiale: di solito forniscono una borsetta di tela che è inutilizzabile. Qualche esempio: borsetta attrezzi sotto la sella o sotto la canna, 1 tubolare sotto la sella, 1 o 2 tubolari a tracolla, messi bene. In tasca posteriore: vestiario, cibo, telefono e soldi. All'occorrenza usate un marsupio medio messo al contrario. Borraccia al telaio e al manubrio. Fate bene il conto di cosa pensate di usare, il resto vi impaccerà e basta. Ad ogni rifornimento dovete timbrare il cartellino che è preferibile  avvolgere in una busta impermeabile per evitare che si possa rovinare con la pioggia o le pozzanghere.

TERRA DI SIENA SUL TELAIO NON VINTAGE
8-Cercate di arrivare per tempo: per i percorsi lunghi la partenza, alla francese, è dalle 5 alle 7, quindi se dovete parcheggiare, ritirare il numero, montare la bici, andare alla partenza e firmare considerate di essere sul posto almeno con un'ora di anticipo.

LE PENDENZE DELLE SANTE MARIE :"IL MALE"
9- Partite piano e continuate regolari: il percorso è lungo e dopo 20 km c'è il dislivello maggiore, il Castello di Brolio, non particolarmente duro ma da affrontare quasi a freddo e spesso prima che ci sia luce. Dosate lo sforzo senza farsi prendere dalla foga, procedendo in gruppo se possibile. Rallentate se sentite che state forzando: vincere vuol dire arrivare in fondo.

10-Non forzate il mezzo meccanico: sono oggetti con molti anni sulla strada e non possono garantirvi da rotture se andate a 50 km/h sulle buche negli sterrati. Nel 2010 ho visto un grave incidente a causa della rottura della pipa del manubrio su una brutta discesa.

11-Fate attenzione alle scarrettature delle strade bianche: a causa di pioggia e vento si formano delle fossette regolari e perpendicolari al senso di marcia nel centro della carreggiata. Per evitarle occorre stare sui bordi, facendo attenzione a non finire nei fossetti o nei dirupi. Prese in velocità, in discesa possono essere pericolosissime.

12- Mangiate e bevete regolarmente: anche se non si spinge al limite la crisi di fame e la disidratazione sono rischi da evitare se si vuole arrivare con il sorriso sulle labbra. Evitate anche di ingolfarvi ai rifornimenti che propongono le specialità locali. Nel dubbio lasciate perdere la frittata con le cipolle ed il terzo bicchiere di vino!
A BUONCONVENTO, CIRCA 165° KM: NON ILLUDERSI CHE SIA FINITA...

13- Approfittate per godere del paesaggio, del silenzio, dei colori dell'autunno e della bellezza delle maglie e delle bici d'epoca. Parlate con chi sta affrontando con voi l'esperienza: sono persone che amano veramente il ciclismo e la bicicletta e non dovrebbero essere come i "finti professionisti" che si incontrano in certe granfondo e che vi insultano nella volata per arrivare trecentesimi!

14- Ricordate che l'importante è arrivare in fondo con il sorriso. Avete tempo fino alle 20 per completare i percorsi lunghi, fino alle 16 per quello da 75 km.

15- Sul percorso non sono previsti recuperi, anche se da alcuni anni si sono organizzati dei camioncini che per diversi euro, portano a destinazione chi viene abbandonato dalle forze o dal mezzo meccanico. Il cellulare in questo caso è molto utile...
Solo nel tratto finale del percorso lungo, da Pianella a Gaiole, a volte passa un camion dell'organizzazion a controllare che nel bosco di notte, qualche sfortunato o impreparato randonneur venga divorato dai cinghiali (come stava per accadere al bergamasco dello scorso anno)

15- BUON DIVERTIMENTO E BUON FANGO (O POLVERE)